Sui fatti accaduti a Bologna e a Tor Sapienza: Si è smarrito il comune senso demcratico. Voltare lo sguardo
sul disagio consiste nel non voler affrontare l'emergenza sociale che
attraversa tutto il Paese. Questo non dovrebbe essere un dibattito di
cronaca. Non sono sufficenti le parole del sindaco e nemmemo la
rimozione del CARA da Tor Sapienza. Accoglienza, integrazione,
solidarietà e antirazzismo devono trovare centralità nell'agenda
politica. E l'antifascismo non è un valore da delegare ai centri
sociali. La drammaticità del declino del nostro paese consiste proprio
nella mancanza di un soggetto antagonista di sinistra. Anzi, diciamola
meglio, di un partito della sinistra. E quando dico "vigilare" mi
richiamo alle nostre responsabilità dirette (individuali e collettive),
ciascuno per la sua parte. Ma a quanto pare tutto ciò interessa a pochi.
E come al solito la si butta in caciara ...
"Dico che non bisogna esprimere solitarietà anti-violenza (con parole trite e vuote), ma censurare ogni atto squadristico di chi compie scorribande fasciste. La nostra storia più recente ci insegna che ogni strategia della tensione stabilizza il potere e riduce gli spazi di democrazia.".
"Dico che non bisogna esprimere solitarietà anti-violenza (con parole trite e vuote), ma censurare ogni atto squadristico di chi compie scorribande fasciste. La nostra storia più recente ci insegna che ogni strategia della tensione stabilizza il potere e riduce gli spazi di democrazia.".
Commenti
Posta un commento