L’esistenza delle razze umane è un’astrazione
derivante da una cattiva interpretazione di piccole differenze fisiche fra
persone, percepite dai nostri sensi, erroneamente associate a differenze “psicologiche”
e interpretate sulla base di pregiudizi secolari. Queste astratte suddivisioni,
basate sull’idea che gli umani formino gruppi biologicamente ed ereditariamente
ben distinti, sono pure invenzioni da sempre utilizzate per classificare
arbitrariamente uomini e donne in “migliori” e “peggiori” e quindi discriminare
questi ultimi (sempre i più deboli), dopo averli additati come la chiave di
tutti i mali nei momenti di crisi.
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